Varaschin e il benessere. Una relazione basata su un’affinità profonda, che attraverso Wellness Therapy, nuova business line dedicata al mondo delle spa e non solo, si consolida ulteriormente. Presupposto, il desiderio di esplorare forme e funzioni mettendo al centro della progettazione e della realizzazione, del concepire e del fare, la persona, il volersi bene, la cura di sé, la ricerca di una profonda e autentica intesa con il proprio io e con i propri spazi di vita.

Oltre ad un catalogo dedicato, abbiamo voluto riservare a Wellness Therapy un sito web a sé. Protagonista dei contenuti, il racconto del progetto e degli elementi che lo compongono, ossia Letto singolo, Letto doppio, Lettino relax e complemento Sasso, disegnati da Alberto Apostoli, tra le matite più autorevoli a livello internazionale in materia di wellness.

Arricchiscono il sito di Wellness Therapy numerosi contributi video, approfondimenti della descrizione di un progetto che, vestendosi di ricercata essenzialità, si presenta come un sistema completo, dove luce, colore, suono, scaldavivande e profumo interagiscono creando un’esperienza di relax in cui, oltre a forma ed ergonomia, entrano in gioco emozione e sensorialità olistica.

Coinvolgimento, espressione, formazione: queste, secondo il nostro Direttore Operativo Stefano Giust, le basi per diminuire il turnover del personale. Come? Integrando e adattando i metodi di valutazione.

Negli ultimi anni Varaschin ha infatti cambiato il suo modo di lavorare comunicando in tempo reale tutte le attività svolte dal management alle prime e seconde linee dirigenziali in modo da facilitare il trasferimento dei processi al mercato e alle persone.

Evoluzione anche nel campo della formazione con team working e scambi di conoscenze tra senior e figure intermedie per permettere ai dipendenti di qualificarsi internamente e sviluppare competenze uniche. Competenze, queste, usufruibili soprattutto nel management per una visione nel medio-lungo periodo proprio del business che gli compete.

Il nostro direttore operativo Stefano Giust ha raccontato a Pambianco, una delle più prestigiose testate giornalistiche nel mondo del lifestyle, gli importanti traguardi raggiunti dalla nostra azienda.

Ripagati dalle scelte dell’ultimo periodo, infatti, concluderemo quest’anno con un bilancio positivo, superando i dati del precedente, con in più la soddisfazione di aver registrato un incremento esponenziale di interesse nei confronti dei nostri prodotti da parte sia del mercato italiano che dell’export.

Non solo. Importanti progetti riguardanti la sostenibilità, tematica che ci è già particolarmente cara, sono previsti per i prossimi mesi, quando la stessa diventerà parte integrante dei nostri valori aziendali.

Guardando al futuro, inoltre, stiamo lavorando alla realizzazione di una nuova business line che, come dichiarato dal nostro direttore operativo, rappresenta un’importante opportunità strategica. La presentazione avverrà durante la Design Week di aprile 2022.

Con le conversazioni all’aperto #OutdoorTalks, protagoniste dei nostri social proprio in questi giorni, abbiamo voluto raccontare qualcosa in più di noi per voce di Verena Varaschin, membro del board dirigenziale e responsabile marketing e comunicazione, Stefano Giust, direttore operativo, Monica Armani e Daniele Lo Scalzo Moscheri, entrambi designer, “matite” di alcuni dei prodotti più iconici della nostra gamma.

Macchina da presa puntata sulle persone quindi, su chi in azienda dirige, gestisce e crea, approfittando di una cornice naturale di rara bellezza, scenario suggestivo in perfetto accordo con la nostra concezione di relax outdoor.

Al centro dei quattro interventi rispettivamente i valori del brand, gli aspetti distintivi di un’attività di marketing dalla forte connotazione strategica, la nuova collezione Emma Cross e la collezione Belt. Buona visione.

Nel corso del convegno virtuale “Il contagio dell’esperienza: dopo la guerra, una nuova costruzione” promosso lo scorso aprile dalla casa editrice Este, manager e imprenditori si sono confrontati sulle modalità con cui le loro aziende stavano affrontando la situazione di crisi innescata dalla pandemia.

Il nostro Direttore Operativo Stefano Giust è intervenuto per raccontare in presa diretta come Varaschin ha affrontato nell’immediato l’emergenza.

Ecco una parte del suo intervento, ripreso nell’articolo “Covid-19 e Direzione del Personale. Cosa ci sta insegnando la pandemia”, pubblicato sul n. 144 di Persone&Conoscenze.

Identità di brand, coerenza con il proprio core business, marketing esperienziale e customer satisfaction: sono questi i punti salienti della strategia corporate Varaschin, presentati nel dettaglio da Stefano Giust, nostro Direttore Operativo, nella prima puntata di “L’Italia in fabbrica”, il nuovo podcast di “Parole di Management” dedicato alle PMI italiane, a cura di Este Cultura d’Impresa.

Buon ascolto.

In un contesto sempre più internazionale, dove la concorrenza è serrata, adottare una strategia che punti sull’identità e sui valori può fare la differenza: su Sistemi&Impresa Stefano Giust, parlando di PMI, giunge a queste conclusioni.

Il Direttore Operativo di Varaschin parte dall’analisi di un paradigma troppo spesso adottato dalle PMI attive in settori caratterizzati da un numero rilevante di competitor e da una domanda sempre più selettiva, un modello incentrato sulla ricerca di opportunità al di fuori del core business dell’azienda e perciò incapace di produrre effetti positivi.

Dalla disamina di questo circolo vizioso Giust approda alla descrizione del vero protagonista dell’articolo, un modello di business virtuoso incentrato sul core dell’azienda, vale a dire sui valori e sull’identità della stessa, focalizzato sul prodotto-servizio, sulle risorse umane e sulla pianificazione, fondato sulla coerenza e destinato per questo a essere ripagato con la fiducia degli stakeholder e il consenso da parte del mercato.

Nelle righe successive Stefano Giust racconta che l’adozione da parte di Varaschin di questo modello di business si è rivelata fruttuosa, perché ha permesso all’azienda di concentrarsi sull’outdoor qualificato, di sviluppare e valorizzare le competenze distintive del prodotto e del mercato outdoor, nonché di pianificare in modo più consapevole tutte le attività strategiche, consolidando di conseguenza i legami sia con i fornitori e i progettisti, “promossi” a veri e propri partner, sia con i clienti, nei confronti dei quali il brand ha assunto i connotati di uno specialista con un’identità ben definita e coerente con le proprie radici.